"Come autore e regista, però, non sembri affatto interessato a fare film su quello stato di grazia. I tuoi personaggi si trovano ancora quasi tutti nella terra dell'oscurità e della confusione.
E' stranamente vero quello che dici. Sarebbe interessante se vi trovasse spazio anche la pura beatitudine, per esempio; ma non potrebbe comparirvi che come parte organica dell'oscurità e della confusione. A noi piace vedere gente per bene attirata in qualche strana situazione che la mette alla prova. Ogni film è una specie di esperimento. Abbiamo bisogno di acquisire conoscenza ed esperienza attraverso coppie di opposti. Il libero arbitrio e l'esperienza spesso ci mettono nei guai, ma da quei guai dobbiamo sperare di imparare qualcosa."
[David Lynch, Io vedo me stesso, Il Saggiatore, 2016, pag. 356]
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