Un gelido inverno (Winter’s Bone)
di Debra Granik
con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Lauren Sweetser, Kevin Breznahan
Drammatico, 100 min., Usa, 2010
La diciassettenne Ree si occupa dei fratelli più piccoli: li lava, li nutre e si prende cura di loro in tutto e per tutto. Ree ha una madre catatonica, incapace di tutto, che si è allontanata mentalmente da una realtà troppo dura e cruda per poter essere accettata. Questo anche perché il padre di Ree è stato incarcerato con l’accusa di fabbricare anfetamine. I veri problemi (come se questi non bastassero) iniziano quando il padre di Ree usa la casa di famiglia come cauzione per uscire dal carcere, salvo far perdere le sue tracce appena libero.
Il film di Debra Granik ha almeno due pregi.
Il primo. È costato solo 2 milioni di dollari. Quindi, se si conta che per Toy Story 3 ne sono stati spesi 200 e per Inception 160, il fatto che Winter’s Bone abbia concorso con loro per l’Oscar come miglior film è un risultato veramente notevole.
Il secondo. La storia si sviluppa nel centro degli Usa e ha il merito di farci vedere l’altra faccia del sogno americano, quella dove la popolazione white trash, povera e scarsamente scolarizzata, tira avanti in baracche e zone desolate grazie all’aiuto delle droghe più disparate.
Per il resto le parole sono poche, la disperazione e l’omertà toccano vette inimmaginabili. Ma tutto questo sembra non bastare.
Il film scorre sì, ma senza alcun guizzo. E, a dispetto dell’ostentato pragmatismo, senza quel pugno ben assestato che aspettiamo colpisca la bocca del nostro stomaco. La recitazione di Jennifer Lawrence, poi, sembra forzata. È dunque difficile poter credere a questa ragazzina, resa fin troppo granitica dalla sceneggiatura di Anne Rosellini. E allora la mente ritorna a Frozen River di Courtney Hunt dove una madre, ben più titubante e per questo credibile, aiuta i clandestini ad entrare negli Stati Uniti. Quello, sì, un vero pugno nello stomaco.
Voto: 3/5
(Film visionato il 2 marzo 2011)
Voto: 3/5
(Film visionato il 2 marzo 2011)
4 commenti:
è la prima recensione non entusiastica di questo film che leggo. non condivido, visto che sono tra gli entusiasti :), però apprezzo sempre le voci contro
Ma, voglio precisare, che non è una "voce contro". E' solo un giudizio di valore. Non l'ho assolutamente stroncato.
Neanche io sono rimasta entusiasta.
Certo, un bel film ma, come è scritto nella recensione, manca il guizzo, la tensione.
Non mi ha coinvolto particolarmente sotto il profilo emotivo, sebbene le premesse ci fossero tutte.
Ma non credo che queste premesse siano state sviluppate nel migliore dei modi.
a me sinceramente non ha nè entusiasmato nè esaltato, ma non mi è neanche dispiaciuto, nel suo genere di appartenenza è carino
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