Vizio di forma
(Inherent Vice)
(Inherent Vice)
di Paul Thomas Anderson
con
Joaquin Phoenix, Katherine Waterston, Eric Roberts, Josh Brolin, Benicio Del
Toro
Giallo/Grottesco, 148 min., USA, 2014
“Il cinema è la vita con le parti
noiose tagliate”. Voglio partire da questa affermazione hitchkockiana, vera o
presunta che sia ma con un indubbio fondamento di verità, per affermare che
Anderson si è ormai specializzato nel superfluo. La sua spasmodica attenzione
al contesto più che al contenuto ci rende partecipi di un’operazione che
ribalta gli assunti bressoniani, ovvero procedere per riduzioni al fine di
arrivare più direttamente al “cuore”, per farsi beffe della fabula e
dell’intreccio relegando la storia a mero elemento di sfondo.
Questo succedeva
parzialmente con le sue precedenti opere, questo accade al suo massimo grado
con Vizio di forma. Il contesto diventa il reale protagonista della vicenda,
impreziosito com’è da una ricostruzione storica e una maestria tecnica davvero
oltre la media. Da amanti del cinema non possiamo fare altro che stimare
Anderson per la sua preparazione. Da amanti dell’arte gli imputiamo invece la
mancanza di umiltà e coraggio nell’affidarsi ad un bravo sceneggiatore per
regalare al pubblico un’opera finalmente degna di nota.
Voto: 3 su 5
(Film visionato
il 4 marzo 2015)
1 commenti:
Mi ritrovo in tutto quello che hai detto. Bellissimo, visivamente superbo, con attori in stato di grazia... ma con una storia che non penetra, non tocca il cuore né (nel mio caso) la mente. Che peccato!
Posta un commento