America Oggi (Short Cuts)
di Robert Altman
con Andie MacDowell, Bruce Davison, Jack Lemmon, Julianne Moore, Matthew Modine, Tim Robbins
Drammatico, 187 min., USA, 1993
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La Bibbia dei film corali. Ottima sceneggiatura (ispirata ai racconti di Raymond Carver), recitazioni sublimi, ottima regia. Siamo proprio sicuri che la società tratteggiata sia quella americana? Certo, ma è anche la nostra. E questo fa male. Il tempo comincia a farsi sentire ma il film rimane un classico imperdibile. Cosa manca: la dirompenza di un film epico.
P.s. Provate a chiedere ad una donna cosa si ricorda del film. Su tre ore di immagini, tutte mi hanno risposto “La donna morta nel fiume”. Chissà perché.
Angel Heart – Ascensore per l’inferno
di Alan Parker
con Mickey Rourke, Robert De Niro, Lisa Bonet, Charlotte Rampling
Thriller, 113 min., Usa, 1987
***
Ottime atmosfere per questo film di Parker, che avvince con la sua trama a tinte fosche e ad alto tasso di mistero. Incubi, riti, sesso e violenza costituiscono la malta di un tunnel che imprigiona lo spettatore e lo porta sino alla luce di un finale imprevisto. Pur essendo sopra le righe, la recitazione di Rourke funziona. Finale non all’altezza.
St. Elmo’s Fire
di Joel Schumacher
con Emilio Estevez, Rob Lowe, Demi Moore, Judd Nelson
Drammatico/Generazionale, 110 min., Usa, 1985
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Film generazionale che più generazionale non si può nonché film più anni Ottanta che più anni Ottanta non si può. Però qui, a differenza di The Breakfast Club, manca il tocco fine e la vena malinconica della sceneggiatura di John Hughes. Ci troviamo, infatti, di fronte a 8 amici dalla vita fin troppo irreale e spinta all’eccesso per essere verosimile: sono tutti appena usciti dall’equivalente delle nostre scuole secondarie superiori e sembrano già avere una vita da quarantenni. C’è, ad esempio, il musicista maledetto che ha già una moglie e una figlia e che non riesce a mettere la testa a posto; la ragazza ricca che si fa di cocaina e vende il proprio corpo per fare carriera; il laureando in legge che si innamora follemente di una dottoressa che conosce appena; lo yuppie che cerca la redenzione nel matrimonio (!). Come se non bastasse, in un crescendo di situazioni sconnesse, si giunge allo stucchevole patetismo delle scene finali.
1 commenti:
Ammetto di non avere mai visto St. Elmo's Fire, ma gli altri due sono dei filmoni, soprattutto il primo!
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