
Era un insigne matematico fiorentino dell’Ottocento il quale, divenuto stimato cittadino francese, visitò le più abbandonate biblioteche di Francia, riportando alla luce e classificando preziose e rarissime opere altrimenti perdute. Ma la passione per la parola scritta gli prese la mano e Libri giunse ad accumulare quarantamila tra testi a stampa e manoscritti di inestimabile valore finché, scoperto, scappò in esilio a Londra e visse inseguito dai mandati di cattura.
Libri era certamente un bibliofilo: deve avere pensato che quei libri sarebbero stati meglio a casa sua, coccolati e amati, piuttosto che in qualche ammuffita biblioteca di provincia. Ma per averne amati troppi non avrà certo potuto amarli uno per uno.
Per questo era anche e soprattutto un bibliomane.
Atto d’accusa davanti alla Corte d’Appello di Parigi
http://books.google.fr/books?id=0HMEAAAAMAAJ&printsec=titlepage#v=onepage&q&f=false
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