
Nelle sue
Illusions Perdues Balzac presenta un bizzarro personaggio, il giovane Biron, figlio di un orefice, assunto come segretario dal barone di Goertz, ministro del re di Svezia Carlo XII: «Il giovane segretario trascorre le notti a scrivere; e come tutti i grandi lavoratori contrae un’abitudine, si mette a masticare la carta […]. Il nostro bel giovane comincia con della carta bianca, ma vi fa l’abitudine e passa ai fogli scritti, che trova più saporiti […]. Infine il piccolo segretario, di sapore in sapore, finisce con il masticare delle pergamene e mangiarle». Biron mangia persino il trattato che Carlo XII vuole siglare con Napoleone e viene mandato a morte, ma verrà salvato dal barone.
Da questo episodio balzachiano prende spunto Edgardo Franzosini per scrivere un breve romanzo incentrato sulla figura di Biron, diventato Johann Ernst Biren e intitolato significativamente
Il mangiatore di carta.
Balzac,
Illusioni perdute, Milano, Garzanti, 2008.
Edgardo Franzosini,
Il mangiatore di carta, Milano, Sugarco, 1989.
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