di Fernando Meirelles
con Anthony Hopkins, Ben Foster, Jude Law, Rachel Weisz Drammatico, 115 min, GB, Francia, Austria, Brasile, 2011
Catena di storie sul valore della
scelta, qui declinata in un compendio della casistica sentimental/amorosa. C'è
il sesso di chi sceglie di vendersi per denaro, l'amore finito di chi sceglie
di lasciare e di chi viene lasciato, il senso di colpa e la voglia di
redenzione di chi stava tradendo e ha scelto di non farlo, il sesso deviato e
la scelta di controllarsi, l'amore paterno di chi ha perso una figlia e ogni
giorno sceglie di cercarla in sé stesso.
Come anticipato, ognuna di queste
situazioni è rappresentata da un episodio e ogni episodio è legato all'altro da
un personaggio in comune, in un movimento circolare (da qui il titolo originale 360). Il riferimento è
ovviamente ai film di Altman e Inarritu, ma in questo caso ogni storia,
magistralmente diretta, lascia con una sensazione di incompiutezza che sfocia
in un risultato non pienamente soddisfacente. C'è chi potrebbe obiettare che un
film sul valore della scelta non avrebbe mai potuto esaurire il tema, ma lo
sceneggiatore (Peter Morgan: The
Queen,Hereafter e Frost/Nixon) e il regista non
riescono a conferire all'intreccio delle storie e alla loro circolarità una
risoluzione densa di significato. America
oggi, ad esempio, si chiude con un terremoto che nobilita ciò che abbiamo
visto nelle quasi tre ore precedenti. Similmente, i film scritti da Arriaga e
girati da Inarritu si risolvono in una crescita interiore dei personaggi. Qui,
invece, non ci affezioniamo granché ai personaggi, forse perché non c'è un loro
vero e proprio percorso.
Voto: 3 su 5
(Film visionato il 21 luglio 2013)
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