A Beautiful Day – You Were Never Really Here
di
Lynne Ramsay
con Joaquin Phoenix, Ekaterina Samsonov, Alessandro Nivola, Alex
Manette, John Donam
Drammatico, 95 min., USA/Francia, 2017
Siamo entrati in sala pieni di
speranze. La presenza di Joaquin Phoenix come attore protagonista suonava come
una garanzia. Dopo averlo visto al centro di Two Lovers (2008), Her (2013) e
Irrational Man (2015) non poteva essere altrimenti. La trama, poi, con un mix
di esistenzialismo e vendetta faceva sperare di vedere finalmente qualcosa di
“diverso” dal solito, sia a livello tecnico che a livello narrativo.
Invece
siamo usciti con una forte sensazione di incompiutezza. Come sempre più spesso
accade, anche con A Beautiful Day ci troviamo di fronte ad un’opera già vista,
totalmente attanagliata dai meccanismi del postmoderno. Taxi Driver, Oldboy, Léon,
Drive sono solo alcune delle opere a cui il film si ispira più o meno
direttamente. La storia (troppo lineare e superficiale) non convince, come pure
la musica (inutilmente frammentata da scelte registiche e di montaggio) e,
ahinoi, la recitazione di un Phoenix efficace ma che sembra aver pescato fin
troppo dalla sue interpretazioni precedenti. Per il resto qualche buono spunto,
troppo spesso lasciato però scivolare in secondo piano.
P.s. Non si capisce
perché il distributore italiano abbia voluto aggiungere un titolo inglese (“A
Beautiful Day”) ad un altro titolo inglese (“You Were Never Really Here”) che avrebbe
funzionato benissimo da solo.
Voto: 2 ½ su 5
(Film visionato l’8 maggio 2018)
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