Silence
di Martin Scorsese
con Andrew Garfield,
Liam Neeson, Adam Driver, Issei Ogata, Yoshi Oida
Drammatico, Storico, 161
min., USA, Taiwan, Messico, Italia, UK, Giappone, 2016
Film sulla religione,
film storico o entrambe le cose? Questa è la domanda che ci poniamo dopo aver
visto l’ultima opera di Scorsese, tratta dal romanzo di Shusako Endo. La
risposta è difficile da trovare. Da una parte abbiamo la ricostruzione dei
luoghi e delle atmosfere del Giappone d’inizio XVII secolo, quando i gesuiti
portoghesi cercavano di diffondere la religione cristiana in una cultura troppo
diversa da quello europea. Dall’altra i dilemmi religiosi di un padre gesuita
che cerca di avvicinarsi a Dio attraverso le vicissitudini affrontate in un
impossibile percorso di evangelizzazione. È questa parte più intimista a
soffrire maggiormente lo stile di Scorsese.
I volti di Cristo riflessi su
specchi d’acqua o assi di legno, i monologhi interiori e i dialoghi sulla fede
purtroppo non sono così incisivi, per efficacia e puntualità filologica, come
le scenografie (nonostante l’ormai costante utilizzo della computer
grafica), gli abiti, la costruzione delle immagini, certe atmosfere create. Se
di religione si parla, il regista ne indaga la dimensione più terrena,
riflettendo sulle conseguenze storiche e sociali della religione, in un preciso
luogo e in un dato momento storico.
Voto: 3 ½ su 5
(Film visonato il 14 gennaio
2017)
1 commenti:
Più ci rifletto più mi rendo conto di quanto mi sia piaciuto, più mi rendo conto che anche ciò che mi è sembrato strano e distante la prima volta che l'ho visto, a mente fredda acquista significati lapalissiani. Non il miglior Scorsese ma comunque un Grande Scorsese.
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