domenica 30 gennaio 2011

2001-2010. In ricordo degli anni Zero. 2006

USA, 31 gennaio
Brokeback Mountain vince l'Oscar

Brokeback Mountain di Ang Lee riceve otto nomination agli Oscar. Il film narra la storia di un amore tormentato tra due cowboy gay ed è interpretato da Heath Ledger (che morirà il 22 gennaio 2008) e Jake Gyllenhaal. In Italia è vietato ai minori di 14 anni. Il premio Pulitzer Larry McMurtry ha tratto la sceneggiatura dall’opera (già Leone d’Oro al festival di Venezia) dal racconto di Annie Proulx, altro premio Pulitzer. Il 5 marzo Brokeback Mountain vince tre Oscar: regia, colonna sonora e migliore sceneggiatura non originale.

Italia, 10 maggio
Giorgio Napolitano è Presidente della Repubblica 

Giorgio Napolitano viene eletto undicesimo Presidente della Repubblica con 543 voti su 990. Per la prima volta in Italia sale al Quirinale un politico dal passato comunista. Napolitano, nominato senatore a vita il 23 settembre 2005, aveva già ricoperto le cariche di Presidente della Camera (1992-1994) e ministro dell’Interno (1996-1998).



Germania, 9 luglio
Italia campione del mondo

Dopo 24 anni dall’ultima vittoria (1982, in Spagna) la Nazionale italiana trionfa nel Campionato mondiale di calcio che si disputa in Germania. Nella finale all’Olympiastadion di Berlino, la squadra, guidata dall’allenatore Marcello Lippi, batte la Francia 5 a 3 ai rigori, dopo il pareggio, 1-1 (reti di Zinedine Zidane e Marco Materazzi), dei tempi regolamentari e supplementari.





Iraq, 30 dicembre
Impiccagione Saddam Hussein

«Poco è mancato che a Saddam Hussein fosse riservata un’impiccagione di Capodanno. È stata più forte l’urgenza di cancellare sul patibolo una storia che invece tragicamente continua, ha vinto la fretta di dettare i tempi della corda trasferendo il condannato alle autorità irachene. […]. E che la corda scatterà, all’alba di un giorno qualunque, nel cortile di un carcere qualunque, in un paese già tragicamente insanguinato».

da Franco Venturini, L’impiccagione di Saddam Hussein. L’illusione della catarsi, Corriere della Sera, 30 dicembre 2006.

venerdì 28 gennaio 2011

I pm di Milano come ayatollah che applicano la sharia

Riccardo Mazzoni, deputato del Pdl, parlando dello scontro tra Silvio Berlusconi e la magistratura celebra a modo suo il giorno della memoria:

"Quella della Procura di Milano contro Berlusconi ormai non è più una normale inchiesta giudiziaria, ma una sharia in cui si stravolge ogni regola del diritto e si trasforma un precetto etico-religioso in una legge dello Stato e un presunto peccato in un reato penale. Sono saltate tutte le garanzie processuali, dalla presunzione d’innocenza al segreto istruttorio, e i pm hanno svestito la toga per mettersi addosso la veste degli ayatollah. A quando la lapidazione?"

Bel modo di celebrare il giorno della memoria.

Battuto solo da Emilio Fede che, proprio ieri, ha avuto la grande idea di parlare di informazione «nazista».

Santadechè dixit


"Silvio Berlusconi non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno. Ha detto a quella ragazza precaria di sposare un miliardario: non è questa la soluzione del precariato. Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare."
Daniela Santanchè, Corriere della Sera, 26 marzo 2008

giovedì 27 gennaio 2011

Libri&Libri: note, recensioni, appunti...




Nella sezione Libri&Libri: note, recensioni, appunti... è stata aggiunta la scheda relativa a Il sentiero dei nidi di ragno, primo romanzo di Italo Calvino, pubblicato nel 1947.

mercoledì 26 gennaio 2011

Novità da Blockbuster. Cosa vedere e cosa no

Da vedere

La prima cosa bella
di Paolo Virzì
con Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi
Drammatico, 116 min., Italia, 2010
***

Perché Bruno Michelucci (Valerio Mastandrea), livornese trapiantato a Milano, professore in un istituto alberghiero, è un uomo infelice? Perché non riesce mai a sorridere? Perché nonostante una fidanzata che gli vuole bene, lui la invita a lasciarlo perché la sua vita fa schifo? Perché Bruno è il figlio di Anna, e Anna è la causa di tutte le sue inquietudini. Bruno è infatti il frutto di una madre tanto bella quanto superficiale e ignorante, tanto desiderabile quanto inadatta a crescere due figli. Eppure Anna, tra mille peripezie, è riuscita a crescerli i suoi figli. Per farlo si è dovuta vendere, è stata picchiata da tutti gli uomini che ha avuto, è stata sedotta e abbandonata da tutti quelli che le prospettavano la possibilità di fare la bella vita. Anna è dunque l’incubo di ogni figlio, e Bruno e la sorella Valeria (Claudia Pandolfi) riusciranno a cambiare (in meglio) solo dopo la sua morte.

Il film è indubbiamente un bel prodotto, che esce dallo stereotipo italiano delle “due camere e una lite”. Stupiscono però due cose, una negativa e una positiva. La prima. Il ricorrere da parte del regista a inquadrature (dal basso verso l’alto) che, solitamente, si ritrovano nella tradizione dei film grotteschi. Una scelta interessante ma a tratti fuori luogo. La seconda. La malattia della madre potrebbe essere interpretata come il collante che permette a Bruno e alla sorella di ritrovarsi e di ritrovare anche la madre. Io propendo per un’altra chiave di lettura. Penso invece che il protagonista viva la malattia della madre come il prodromo della propria liberazione, che gli permetterà di ritrovare sé stesso. Quasi in un ottica cristologica, è una morte (quella della madre) per una salvezza (quella del figlio).


Da vedere (con riserva)

Into the storm
di Thaddeus O’Sullivan
con Brendan Gleeson, James D’Arcy
Biografico, 99 min., USA, 2009
** 

Film TV facile facile.
La vita di Winston Churchill viene ripercorsa nelle sue tappe salienti, quasi tutte coincidenti con gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. D’accordo che è l’evento del XX secolo, ma l’uomo Winston Churchill dov’è?

Troveremo quest’opera spezzettata negli approfondimenti di Super Quark o nelle biografie di Atlantide.


Da evitare

The Blind Side
di John Lee Hancock
con Sandra Bullock, Tim McGraw, Quinton Aaron, Kathy Bates
Drammatico, 128 min., USA, 2009
* ½

Stati uniti della crisi. Michael Oher, detto Big Mike, è un imponente ragazzo nero senza padre, con una madre drogata e senza un tetto. Big Mike verrà accolto dalla famiglia Tuohy e in particolare da Leigh Anne (Sandra Bullock). Da questo momento la crescita sarà bidirezionale: lui aiuterà la famiglia a crescere spiritualmente, loro lo aiuteranno a civilizzarsi e, soprattutto, ad avere un futuro.

È il classico retorico film americano strappalacrime (il regista usa ogni artificio retorico possibile ed immaginabile per far commuovere il pubblico), tutto college, prove d’ammissione e giorno del ringraziamento, dove il povero nero si riscatta solo grazie all’aiuto dei bianchi, buoni e cattolici.

P.s. Per questa prova la Bullock ha vinto l’Oscar. Evidentemente nel 2009 non sono stati fatti film con attrici protagoniste.

domenica 23 gennaio 2011

2001-2010. In ricordo degli anni Zero. 2005

Iraq, 4 marzo
L'affaire Calipari

Un auto dei servizi segreti italiani con Giuliana Sgrena, l’autista Andrea Carpani e Nicola Calipari, capo dipartimento del Sismi, transita verso l’aeroporto di Baghdad. Sulla strada un posto di blocco. La giornalista è appena stata rilasciata dai rapinatori. I soldati Usa sparano. Calipari muore. La Sgrena e l’autista vengono feriti. I colpevoli non vengono puniti.

Inghilterra, 7 luglio
Attentati a Londra

Quattro attentati in tre punti della metropolitana di Londra e su un autobus colpiscono la capitale britannica. Vengono uccise 56 persone, tra le quali l’italiana Benedetta Ciaccia, e ne feriscono altre 700. A firmarli e Al Qaeda che li rivendica il 1° settembre 2005 e, un anno dopo, rende pubblico il video testamento di uno degli attentatori. Altri terroristi coinvolti vengono arrestati nei due anni successivi.


Usa, 23 agosto
Uragano Katrina

Sopra le Bahamas si forma l’uragano Katrina. Il 29 agosto ha acquistato la forza di una tempesta di categoria tre: così si abbatte prima nel Sud della Louisiana e poi al confine di stato tra Louisiana e Mississippi. New Orleans è devastata. In totale perdono la vita 1836 persone: non si erano avuti danni così gravi dall’uragano Okeechobee del 1928. I danni ammontano a 81,2 miliardi di dollari. I soccorsi sono del tutto inefficienti, la ricostruzione lenta. Sotto accusa le deficienze dell’amministrazione Bush.

Germania, 22 novembre
Il nuovo cancelliere tedesco è donna

Angela Merkel è il nuovo cancelliere tedesco, nono della storia della Repubblica federale di Germania. Grazie a 397 voti su 614 ottenuti nel Bundestag, la leader del Cdu, l’Unione cristiano-democratica, è la prima donna nella storia della Germania a occupare tale carica. La nomina è stata resa possibile dall’alleanza dei grandi partiti, Cdu-Csu e Spd, nella cosiddetta Grosse-Koalition. Il fallimento della coalizione viene segnato dalla disfatta della Spd, i socialdemocratici, nel settembre del 2009.

giovedì 20 gennaio 2011

Elio e le storie tese cantano le gesta (amorose) di Silvio Berlusconi

Come nelle chansons de geste (le canzoni di gesta) del XII secolo, così anche i nostri moderni menestrelli, in questo caso il gruppo Elio e le storie tese, cantano delle peripezie politiche e amorose (più le seconde delle prime) del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.  





Non è che poi quando Berlusconi non ci sarà più mancherà a tutti una fondamentale fonte di ispirazione?

mercoledì 19 gennaio 2011

2001-2010. In ricordo degli Anni Zero. 2004


USA, 4 febbraio
Nasce Facebook

Mark Zuckerberg, studente diciannovenne dell’università di Harvard, inventa Facebook con l’aiuto di Andrew McCollum e Eduardo Severin. Per la fine del mese più della metà degli studenti della prestigiosa università americana sono registrati al servizio. Poi Facebook si estende a Stanford, alla Columbia e a Yale. Nel 2010 è diventata la rete sociale più seguita al mondo ed è diventata anche soggetto di un film: The Social Network di David Fincher.

Iraq, 13 aprile
Esecuzione Quattrocchi

Un commando delle “Falangi verdi di Maometto” rapisce a Baghdad gli italiani Fabrizio Quattrocchi, Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio, membri di una compagnia di sicurezza privata. Quatrocchi viene ucciso con tre colpi di pistola dopo avere esclamato: «Adesso vi faccio vedere come muore un italiano». Gli altri ostaggi vengono liberati l’8 giugno, dopo 58 giorni di prigionia.

USA, 1° luglio
Morte di Marlon Brando

Muore a Los Angeles l’80enne Marlon Brando. Otto volte candidato all’Oscar, vince due volte come miglior attore protagonista per Fronte del porto (1955) e Il padrino (1973). In questa seconda occasione si rifiuta di ritirare la statuetta. Vanta una filmografia limitata (circa 40 titoli), ma che include capolavori quali Ultimo tango a Parigi e Apocalypse Now, oltre a quelli sopracitati.



Oceano Indiano, 26 dicembre
Tsunami

All’1.58 del mattino, ora italiana, un terremoto colpisce un area dell’Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra. Con una magnitudo compresa tra 9,1 e 9,3, è il terzo più forte sisma di sempre. Il terremoto causa una serie di onde anomale (tsunami) che si abbattono sulle zone costiere di Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia, Bangledesh, Maldive, e arrivano fino in Somalia e Kenya (a oltre 4500 km dall’epicentro). Le vittime sono tra 230 mila e 290 mila, ma il bilancio non è definitivo.

martedì 18 gennaio 2011

L'immagine allo specchio anticipa Dagospia

I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E

Siamo riusciti
ad anticipare
Ci riferiamo al parallelismo
Arcore-Salò
che abbiamo operato
con il post sottostante
pubblicato ieri sera.

(Attenzione all'immagine con Sallusti)

lunedì 17 gennaio 2011

Novità da Blockbuster. Cosa vedere e cosa no

Da vedere

Departures (Okuribito)
di Yojiro Takita con Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Kazuko Yoshiyuki
Drammatico, 130 min. Giappone 2008
****

Come riuscire a parlare in modo chiaro e pulito della Vita, attraverso il rapporto che i vivi instaurano con i defunti. Yojiro Takita ne è capace, e sembra non fare nemmeno tanta fatica. Chapeau.



Da vedere (con riserva)

Amabili resti (The Lovely Bones)
di Peter Jackson con Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Stanley Tucci
Drammatico, 135 min. Usa, Gran Bretagna, Nuova Zelanda 2009
**

«Nonna Lynn mi predisse che avrei avuto una vita lunga e felice perché avevo salvato mio fratello. Come al solito nonna Lynn si sbagliava». Susie Salmon è un’adolescente responsabile (ha salvato il fratellino) e insicura, amante della fotografia naturalistica e di un ragazzo inglese che inaspettatamente la invita ad uscire. Il 6 dicembre 1973 la quattordicenne Susie viene stuprata e uccisa dal suo vicino di casa, George Harvey. Da questo momento la vittima guiderà dall’aldilà il padre e la sorella minore in una vendetta che, per lo spettatore, arriverà in modo inaspettato.

Purtroppo il tema, benché la vicenda si svolga negli anni Settanta, è attuale. Troppo attuale. Vedi le vicende di Avetrana e simili. (Spesso l’anima dei defunti non riesce a guidarci nella vendetta). È ottima la tecnica registica, un po’ meno la ricostruzione storica. Quello che non funziona proprio è il modo in cui Jackson decide di parlare dell’aldilà. Lascia infatti perplessi il volerlo raccontare a tutti i costi, ricorrendo soprattutto alle immagini. In poche parole il film fallisce laddove Departures ha successo. Stendiamo dunque un velo pietoso sulla rappresentazione del “luogo di mezzo”, una sorta di anticamera del paradiso dal quale Susie “comunica” con il padre. La storia della vendetta, coincidente con la seconda ora nonché seconda parte del film, non è avvincente come la prima. Non che la prima lo fosse. Finale facile facile.

domenica 16 gennaio 2011

Nuova recensione Cineland. La versione di Barney


La versione di Barney (Barney’s Version)
di Richard J. Lewis
con Paul Giamatti, Dustin Hoffman, Rosamund Pike
Commedia/Drammatico, 132 min. Canada, Italia 2010

Homo faber fortunae sue: Barney è artefice di sé stesso, della sua vita. Ogni vittoria, ogni sconfitta, dipende dalle sue azioni. Tutte (giuste o sbagliate che siano) operate nel nome dell’amore.

Ne hanno parlato come di un film grottesco, irriverente, quasi di un’opera tutta da ridere. Non è proprio così. Non c’è nulla di più profondo (forza del libro da cui è stato tratto) e di così distante dalle analoghe opere americane. In poche parole “non è la solita stupida commedia americana”.

Inutile spendere altre parole per un'opera che ha sicuramente rivoluzionato il modo di trattare certi aspetti della vita, se non ricordare alcuni versi di Eugenio Montale che possono fungere da chiave di lettura per il film. 

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

[da Satura]


Voto: 4/5

(Film visionato il 15/01/2011)

sabato 15 gennaio 2011

2001-2010. In ricordo degli anni Zero. 2003

Italia, 25 febbraio
Morte Alberto Sordi

Muore, a 82 anni, Alberto Sordi. Attore simbolo della commedia all’italiane era diventato famoso grazie a due film di Federico Fellini, Lo sceicco bianco (1952) e I vitelloni (1953). Indimenticabili le sue prove in Un americano a Roma (1954), La grande guerra (1959) e Il maestro di Vigevano (1963).


Iraq, 12 novembre
Attentato a Nassirya

Alle 10.40 della mattina (8.40 in Italia) un camion bomba esplode davanti alla base dei Carabinieri a Nassirya, provocando 140 feriti e 28 morti: 19 italiani tra carabinieri, militari dell’esercito e civili. È il primo attacco di grande portata subito dalle forze italiane.




Israele, 24 novembre
Fini critica il passato

Nel primo giorno di visita in Israele, il leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini fa visita allo Yad Vashem, il museo dell’olocausto di Gerusalemme. Con la kippah in testa afferma che si devono «denunciare le pagine di vergogna che ci sono nella storia del nostro passato. Bisogna farlo per capire la ragione per cui ignavia, indifferenza, complicità e viltà fecero sì che tantissimi italiani nel 1938 nulla facessero per reagire alle infami leggi razziali volute dal fascismo».


Iraq, 13 dicembre
Catturato Saddam Hussein

Alle 20.30 circa (18.30 in Italia), nella cittadina di Ad-Dawr, presso Tikrit, luogo di nascita del raìs, termina l’operazione Alba Rossa che porta alla cattura di Saddam Hussein. A dargli la caccia circa 600 soldati.

giovedì 13 gennaio 2011

Ricordati che devi morire

Arte o provocazione?
Questo è l’interrogativo sotteso più o meno implicitamente a molte opere del nostro tempo e questa è la strada intrapresa dall’arte contemporanea la quale, nell’ossessione di sperimentare forme nuove e allontanarsi dall’eredità di una tradizione spesso scomoda, sembra non poter fare a meno di sorprendere, sbigottire, talvolta violentare lo spettatore.
In un’epoca in cui tutto è già stato fatto e tutto è già stato detto questa tensione si traduce spesso inevitabilmente in una rilettura del passato, colto di preferenza nelle sue manifestazioni più curiose e bizzarre, più capaci di esprimere le contraddizioni dell’uomo moderno.
Ecco allora che opere d’arte dei nostri giorni, pur richiamando con evidenza la tradizione, non mancano di suscitare stupore, indignazione, scandalo.

È il caso del teschio di neonato tempestato di diamanti realizzato recentemente da Damien Hirst e che, coerentemente con il suo titolo, ha fatto esclamare a molti: «For the Heaven’s sake!», a causa della presunta insensibilità dell’artista.

Ma quale insensibilità!

Quello del memento mori è un fil rouge che attraversa tutta la nostra storia, non solo artistica, dai tempi antichi siano a oggi e che ebbe la sua più piena realizzazione tra il tardo Medioevo e il Rinascimento, quando si moltiplicarono rappresentazioni legate a temi iconografici macabri, quali scheletri, trionfo della morte, incontro tra vivi e morti, nature morte.

L’intento di queste realizzazioni era duplice: da un lato raffigurare la morte come livella che colpisce tutti gli individui indistintamente, dall’altro ricordare all’uomo qual è il suo destino, non per compiangersi o disperarsi ma, al contrario, per godere della vita che fugge e dei pochi piaceri che essa porta con sé.

Morte come monito nei confronti della vanitas, della brevità della vita.

Proprio in questa tradizione si inserisce quasi interamente la produzione di Hirst, il quale sembra voler raffigurare i diversi aspetti della morte, sganciandola da quell’alone di paura e dolore che la circonda e mostrandola come un aspetto normale della vita stessa.

L’artista britannico ha infatti recentemente dichiarato: Sono ossessionato dalla morte, però credo che sia una celebrazione della vita e non qualcosa di macabro. Non puoi avere una cosa senza l’altra. […] La morte non esiste senza la vita”.

E, in riferimento alla serie di teschi da lui creati: “Dimostra che non viviamo per sempre. […] C’è chi pensa che la ricchezza e il denaro possano superare il potere della morte, e in qualche periodo qualcuno l’ha creduto, ma non è così".

Un teschio può anche essere ricoperto di diamanti, ma rimane sempre quello che è: un emblema di morte. Il teschio è dunque un pretesto, uno stereotipo impiegato per raccontare altro, per denunciare l’ipocrisia che caratterizza l’intera società contemporanea e ancora di più il mondo dell’arte.

Ben venga quindi la provocazione nell'arte, se esorta a riflettere e non è provocazione facile e gratuita come quella promossa ad esempio dal dito medio di Cattelan, che per quanto originale e ricco di sottintesi, ha dato scandalo solo perchè rappresenta un gesto volgare, esposto per di più in un luogo pubblico.
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