lunedì 8 agosto 2011

Novità da Blockbuster. Cosa vedere e cosa no.

Da vedere

Rango
di Gore Verbinski
Animazione, 107 min., USA, 2011
***½

Sì, non c’è più così tanta differenza tra un film d’animazione e un lungometraggio "canonico". E non mi riferisco alla qualità (quella dei primi sta già superando abbondantemente quella dei secondi) quanto alla forza dell’immagine. Qui nessun dettaglio è stato lasciato al caso. Persino la luce che passa attraverso i cocci di bottiglia è stata ricostruita con maestria. Come se non bastasse la sceneggiatura non fa una grinza, i personaggi sono tutti più o meno memorabili e ciò che viene trattato è un tema tanto delicato quanto universale: la guerra per il controllo dell’acqua. Vi ricorda qualcosa?

Unknown – Senza identità
di Jaume Collet-Serra
con Liam Neeson, Diane Kruger, Bruno Ganz
Thriller, 115 min., Gran Bretagna, Giappone, Canada, Francia, Germania, USA, 2011
***

Avevamo visto recentemente Liam Neeson impegnato a ritrovare la figlia rapita in Io vi troverò (2008). La sua recitazione non ci aveva colpito più di tanto, la storia era semplice semplice ma tutto sommato gradevole. Qui la recitazione di Neeson, sempre più protagonista, non migliora. Tuttavia la storia riesce a tenerci qua e là col fiato sospeso riservando anche un paio di colpi di scena niente male. Dopo l'ottima prova di Orphan (2009) il regista Jaume Collet-Serra mette a segno un altro bel colpo. Ben fatto.

Da vedere (con riserva)

I ragazzi stanno bene
di Lisa Cholodenko
con Annette Bening, Julianne Moore, Mark Ruffalo
Commedia, 104 min., USA 2010
** ½

Carino, non c’è che dire. Ma i dubbi permangono. Per parlare di una famiglia guidata da una coppia lesbica è sufficiente fare finta che tra le due donne intercorrano gli equilibri di una qualsiasi coppia etero?

giovedì 4 agosto 2011

Università di Bologna: nuovo statuto

Dopo molte battaglie e polemiche, mercoledì 27 luglio è stato approvato il nuovo statuto dell'Università di Bologna, riscritto ad hoc dal rettore Ivano Dionigi sulla base del Ddl Gelmini, nonostante l'opposizione di un referendum interno a cui hanno aderito 2300 persone, tra professori, studenti e ricercatori.

Ecco i cambiamenti che verranno apportati:

- il Senato Accademico non potrà sfiduciare il Consiglio di Amministrazione;

-tra i principi costitutivi dell'Alma Mater figurano "pubblica, autonoma, pluralista e laica", ma nel nuovo statuto è sparito laica;

- sostituzione delle 23 tradizionali Facoltà con 11 Scuole: non più Facoltà di Ingegneria, Lettere o Giurisprudenza, ma Scuola di Ingegneria, Lettere o Giurisprundenza. A vivere quindi saranno solo i Dipartimenti e le Scuole, che sosterranno sia la didattica che la ricerca. Quest'ultima, come accusa il personale d'ateneo, a causa dei poteri conferiti al Consiglio d'Amministrazione nel nuovo statuto, rischia di essere penalizzata, specialmente per quanto concerne la ricerca di base: essa infatti potrebbe essere giudicata non valida dal CdA solo perchè meno remunerativa nell'immediato.

Il rettore Ivano Dionigi viene quindi accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti del Ddl Gelmini e di non tenere conto delle richieste mosse dai docenti e dagli studenti dell'Alma Mater.

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