Un padre, una figlia
di Cristian Mungiu
con Adrian Titieni, Maria-Victoria
Dragus, Lia Bugnar, Malina Manovici
Drammatico, 128 min., Romania, Francia,
Belgio, 2016
Un padre istruito, realista, pronto a tutto per dare alla figlia
un futuro migliore. Una madre depressa che sconta le scelte di gioventù. Una
ragazza che deve decidere cosa fare del suo futuro, se rimanere in Romania o se
emigrare in Gran Bretagna (ça va sans dire). Ma anche un ufficiale di polizia
intrallazzone, un politico corrotto, un’amante e un fidanzato. Sono questi
personaggi che muovono la grande metafora sulla Romania di oggi, paradigma
delle problematiche politiche e sociali degli stati dell’Europa del sud.
È
questa la forza dell’opera di Mungiu, che ribadisce la sua bravura non solo
nella scrittura ma anche nella tecnica registica. L'impianto classico e la
trama del film rimandano al cinema “sociale” dei fratelli Dardenne e di Loach,
ma la similitudine più netta è forse con il cinema di Farhadi. Mungiu è però
più diretto, meno poetico, più deciso a raggiungere velocemente il cuore del
problema.
Voto: 3 ½ su 5
(Film visionato il 7 settembre 2016)