
Questo può essere o non essere un indizio sulla forma esclusiva che, in un futuro non troppo lontano, il libro potrà assumere, ma ciò che è certo è che esso già da tempo è oggetto di usi che nulla hanno a che fare con le parole e la lettura.
Per prima cosa, i libri sono stati declinati in una varietà impressionante di opere d’arte. Tra gli altri, Jacqueline Lee Rush realizza sculture dalle forme più strane sottoponendo i libri a vari processi: a volte le pagine vengono arrotolate, a volte sembrano nascere dalle copertine aperte, altre volte sono schiacciate in modi diversi. Su Blackwell's taglia vecchi libri ottenendo fiabeschi pop-up, Stephen Doyle crea carri armati e scale tridimensionali, Guy Laramée e Brian Dettmer ottengono le forme più strane da vari processi di lavorazione, Robert The modella libri in forma di pistola.
I vecchi libri possono però essere convertiti anche in impieghi più funzionali, come quello proposto dal sito italiano Gartenkultur.it, che consiglia di scavare dall’interno libri usati per trasformarli in graziose fioriere, oppure, se impilati correttamente, i libri possono diventare pratiche mensole e librerie pronte ad ospitare altri libri.
E infine, per le persone legate alle tradizioni ma che non vogliono rinunciare alle comodità tecnologiche, su Etsy.com sono addirittura in vendita copertine rilegate di veri libri tagliati internamente per nascondere lettori di e-book.
5 commenti:
Non scaverei mai un libro per metterci dentro una pianta. Né lo taglierei a 45° per fissarlo al muro e farci una mensola. Anche la faccenda dei pop-up non mi garba, come pure la pistola.
Un libro è il frutto del pensiero di un uomo. E' la realizzazione di un sogno e il risultato di un grande lavoro. Per cui sento di dovergli rispetto. Certo, magari non proprio per tutti quanti i libri, ma per la stragrande maggioranza sì.
Quanto poi alla faccenda e-book o libro, sono abbastanza convinto che per molto, molto tempo le due forme convivranno felicemente, ognuna ritagliandosi i propri spazi di mercato e la propria ragione d'essere.
una bella copia di "scusa ma ti chiamo amore" farebbe un'ottima figura come portavaso!
Génial,
Bravo,
Roger
Rimango del parere che è il contenuto che conta, se si possono salvare degli alberi grazie agli ebook ben venga.
@ Chris
Sono d'accordo con te, ma l'importante è che il libro non ceda completamente il passo all'ebook e continui a prendersi i suoi spazi.
Perchè credo che il libro, di qualunque tema tratti, proprio in virtù della sua forma induce alla riflessione, insegna a fermarsi, a prendersi il tempo, ad ascoltare senza fretta e frenesia.
Un valore questo che, in una vita compulsiva come la nostra, non è da sottovalutare.
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