Stop the Pounding Heart
di Roberto Minervini
con Sara
Carlson, Colby Trichell, Tim Carlson, LeeAnne Carlson, Katarina Carlson
Drammatico, 98 min., Italia, 2013
Capitolo conclusivo della trilogia sul Texas,
Stop the Pounding Heart è passato quasi
del tutto inosservato ma ha raccolto consensi a Cannes e al Festival di Torino
vincendo il Premio della Giuria nella sezione Internazionale.doc. È la storia
di Sara, giovane ragazza austera di famiglia cristianissima e numerosa che consacra
le sue giornate ai precetti della Bibbia, i lavori manuali e la custodia delle
sue sorelle. Sarà l’incontro con Colby, giovane cowboy e coraggioso bull ryder, a far nascere in lei pulsioni
fino ad allora inascoltate.
Attraverso una storia minimale dagli interrogativi esistenziali,
ci viene restituito un dirompente affresco della realtà statunitense più
nascosta e per questo più vera, in quella porzione di America rurale, qui coincidente
con la periferia di Houston (Texas), dove le vite sono scandite da
patriottismo, religione e tradizioni. La Natura, che tradisce un valore quasi thoreauiano,
fa da sfondo ai riti d’iniziazione di giovani e adulti: il rodeo, le grigliate,
il tiro al bersaglio.
È nella ricerca di sé stessa che la protagonista compie
un percorso di crescita silenzioso ma dirompente, cadenzato da una tecnica di
ripresa che, mescolando richiami alle cifre stilistiche dei fratelli Dardenne
(l’attenzione per la protagonista) e di Terrence Malick (il rapporto
natura/personaggio), ci spinge ad una necessaria riflessione su una nuova forma
di “cinema vérité” o “cinema diretto” che si propone come reazione alla crisi
di contenuti che ormai attanaglia il cinema.
L’operazione non è del tutto
riuscita (è ormai evidente che rarefazione della narrazione e intrattenimento
non vanno del tutto a braccetto) ma l’ottima tecnica e la qualità delle idee
messe in campo ci fanno apprezzare l’opera e ci riempiono di speranza per il
futuro di un regista italiano che è riuscito a superare nettamente i risultati
dei suoi connazionali più conosciuti (su tutti, per affinità tematiche, Le meraviglie di Alice Rohrwacher).
Voto:
4 su 5
(Film visionato il 31 luglio 2014)
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