giovedì 10 settembre 2015

Nuova recensione Cineland - Southpaw – L’ultima sfida di A. Fuqua


Southpaw – L’ultima sfida 
di Antoine Fuqua 
con Jake Gyllenhaal, Forest Whitaker, Rachel McAdams, Naomie Harris 
Drammatico, 124 min., USA, 2015 

Billy Hope (Gyllenhaal) ha una moglie bellissima (McAdams) che lo ama, una figlia che lo adora, ma prende la vita a pugni. È un campione di boxe che sul ring e nella vita adotta una strategia insolita: incassare e sanguinare fino alla reazione, brutale. La provocazione di un contendente al titolo dei medio-massimi fa degenerare la situazione, e nella rissa che ne scaturisce la moglie viene mortalmente colpita da un proiettile vagante. Qui parte la sua discesa agli inferi e la sua inevitabile e hollywoodiana risalita, fino alla redenzione finale. 

Qualcuno potrebbe gridare allo spoiler ma, tranquilli, il finale è telefonato fin dall’inizio. Fuqua e il suo sceneggiatore (Kurt Sutter) imbastiscono infatti una storia già vista, senza quindi quegli elementi d’innovazione che hanno recentemente mostrato altre pellicole (su tutte Moneyball, che parla egregiamente di un uomo che lavora nel mondo del baseball senza praticamente mai far vedere il diamante). La resa della boxe si fa sì spettacolare ma, benché Gyllenhaal ci metta tutto l’impegno possibile con un’ottima prova attoriale, il travaglio interiore del protagonista non si avverte (pensiamo a The Wrestler o Toro scatenato) e le traversie famigliari sono inanellate in un crescendo di cliché che sembrano non avere mai fine. Subiamo, nello specifico, un martellamento emotivo (Sutter sfrutta tutti i tasti da toccare per commuovere il pubblico) che alla lunga diventa irritante. Quando usciamo dal cinema avvertiamo di non esserci né appassionati al protagonista né tantomeno di apprezzare ancor di più la boxe (!). 

Voto: 2 ½ su 5 

(Film visionato il 5 settembre 2015)

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