giovedì 4 agosto 2011

Università di Bologna: nuovo statuto

Dopo molte battaglie e polemiche, mercoledì 27 luglio è stato approvato il nuovo statuto dell'Università di Bologna, riscritto ad hoc dal rettore Ivano Dionigi sulla base del Ddl Gelmini, nonostante l'opposizione di un referendum interno a cui hanno aderito 2300 persone, tra professori, studenti e ricercatori.

Ecco i cambiamenti che verranno apportati:

- il Senato Accademico non potrà sfiduciare il Consiglio di Amministrazione;

-tra i principi costitutivi dell'Alma Mater figurano "pubblica, autonoma, pluralista e laica", ma nel nuovo statuto è sparito laica;

- sostituzione delle 23 tradizionali Facoltà con 11 Scuole: non più Facoltà di Ingegneria, Lettere o Giurisprudenza, ma Scuola di Ingegneria, Lettere o Giurisprundenza. A vivere quindi saranno solo i Dipartimenti e le Scuole, che sosterranno sia la didattica che la ricerca. Quest'ultima, come accusa il personale d'ateneo, a causa dei poteri conferiti al Consiglio d'Amministrazione nel nuovo statuto, rischia di essere penalizzata, specialmente per quanto concerne la ricerca di base: essa infatti potrebbe essere giudicata non valida dal CdA solo perchè meno remunerativa nell'immediato.

Il rettore Ivano Dionigi viene quindi accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti del Ddl Gelmini e di non tenere conto delle richieste mosse dai docenti e dagli studenti dell'Alma Mater.

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