Prisoners
di Denis Villeneuve
con Hugh Jackman, Jake Gyllenhall,
Maria Bello
Thriller, 153 min., USA, 2013
***
Avevamo apprezzato Villeneuve con
la Donna che canta (2010) e non possiamo certo dire che anche con quest’opera
non abbia colpito nel segno. Non tanto per la storia, un po’ scontata
soprattutto a fronte della risoluzione finale, quanto per l’atmosfera, l’ambientazione
e la recitazione dei protagonisti (Gyllenhall su tutti). Se poi si considera
che il racconto ruota attorno al fulcro disperazione/vendetta, ecco allora che
possiamo affermare di trovarci davanti ad uno dei migliori thriller della
scorsa stagione cinematografica.
300 – L’alba di un impero (300: Rise of an Empire)
di Noam
Murro
con Sullivan Stapleton, Eva Green, Rodrigo Santoro, Callan Mulvey
Epico, 102
min., USA, 2014
**
Blockbusterone da divano, McDonald’s e rutto libero. Violenza,
ammazzamenti, machismi ed effetti speciali a profusione. Il tutto a scapito
della veridicità storica. Regge il film una sorprendente Eva Green. Per
svagarsi.
Il cacciatore di donne (The Frozen Ground)
di Scott Walker
con Nicolas Cage, John Cusack, Vanessa Hudgens, Dean Norris
Thriller, 105 min.,
USA, 2013
* ½
Ogni tanto bisogna pur far lavorare i “vecchietti” di Hollywood! Qui
abbiamo Cage e Cusack, incapaci di portare valore aggiunto al film anche per
colpa di una scarsissima caratterizzazione dei loro personaggi (principali). L’opera parla di una storia vera (quella del “perfetto” padre di
famiglia e serial-killer Robert Hansen, che cacciava come animali nelle foreste
dell’Alaska le donne che aveva rapito), ma ha la colpa di trasporla
semplicisticamente in immagini attraverso una mera giustapposizione di scene.
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