1985. La matricola Clay – studente nel New Hampshire – ritorna a Los Angeles per le vacanze di Natale. Qui ritrova l’insoddisfazione, i genitori idioti, le auto di lusso, lo champagne, le abbronzature forzate, gli idromassaggi, i markettari e la droga a fiumi – cocaina, mescalina, LSD, canne, joint etc. I diciottenni strafatti della West Coast si muovono in un’aria saturata dalle note degli Human League, di Elvis Costello, degli Eagles, di Prince, e ancora dei Led Zeppelin, dei Doors, dei Clash, degli U2, di Sting, dei B52’s, di Billy Idol. Questo è Less Than Zero, con cui tutto ebbe inizio.
2010. Clay – sceneggiatore di successo – ritorna a Los Angeles per le vacanze di Natale. Qui ritrova i suoi vecchi amici – Blair, Julian, Trent, Rip –, quasi tutti impegnati nell’industria cinematografica. Dopo venticinque anni sono ancora strafatti, sempre più insoddisfatti, psicotici, rifatti, vuoti. Clay, che è continuamente pedinato da un’auto nera, riceve strani messaggi sul suo iPhone ed assiste ad un omicidio grazie all’applicazione di YouTube. L’aria non è più satura di note come negli anni Ottanta. Qua e là risuona qualche melodia di Elvis Costello, di David Bowie, dei The Fray. Questo è Imperial Bedrooms, letto tutto d’un fiato.
Forse Ellis non ha veramente più nulla da raccontare. O forse questi fottutissimi "anni zero" non hanno nulla di rilevante da dire e Bret ha centrato il bersaglio ancora una volta.
3 commenti:
appena iniziato...
però non mi va di leggerlo tutto d'un fiato, voglio conservarmelo per un po'
Fai bene. Bisogna metabolizzarlo un pò alla volta. Tanto è vero che - anche se la mia prima lettura è stata abbastanza approfondita - mi sono riproposto di rileggerlo.
Ellis ha smesso di scrivere da Glamurama
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