Sul Giornale di oggi, sia nell'edizione cartacea che sul web, compare in primo piano un articolo inquietante, su un presunto atto violento a danni di Anna Maria Greco, una cronista da parte di un gruppo di poliziotti inviati da una non meglio specificata pm di Roma:
"Il braccio violento della magistratura ieri ha colpito noi del Giornale. Una bravissima collega, Anna Maria Greco, è stata svegliata da poliziotti [...] sono entrati nella sua camera da letto, l’hanno fatta spogliare e hanno eseguito una perquisizione corporale. Sotto la sua biancheria cercavano le fonti di una notizia [...] Come mai tanta ferocia?"
E l'articolo procede su questa linea:
"Blitz della Procura" - "Attentato alla libertà di stampa" - "Atto di violenza privata" - "Squallida e vigliacca vendetta" - "Una Pm mascalzona che ha abusato del suo potere" - "Chi difende ora il corpo della donna?" - "Qualcosa di molto violento" - "Ho tentato di oppormi" - "L'incubo della nostra cronista" - "La poliziotta indossava i guanti di lattice" - "Inaudito e scandaloso" - "Vicini alla polizia di Pinochet"
E si va oltre, individuando addirittura le ragioni alla base di quella che sembrerebbe -stando alle parole del Giornale- una aggressione in piena regola, in motivazioni del tutto personali:
"la notizia [...] interessava Ilda Boccassini [...]. Parliamo non di gossip, ma di atti giudiziari, quelli del processo cui fu sottoposta la Boccassini anni fa perché sorpresa in atteggiamenti imbarazzanti in luogo pubblico con un giornalista di sinistra. [...] È stato un atto di violenza privata ordinato da una donna, la pm di Roma, contro un’altra donna in nome di un’altra donna (la Boccassini). Cioè la giustizia trasformata in un fatto personale, una squallida e vigliacca vendetta, perpetuata con l’uso della forza dello Stato".
Siamo al limite del ridicolo, per di più finalizzato ad aizzare gli animi e a radicalizzare le tensioni già anche troppo accese.
Tanto più che la stessa cronista perquisita, intervistata da Radio 24, ha dichiarato:
"I carabinieri sono stati gentilissimi, misurati [...] Non ho mai detto che mi abbiano toccato [...]. Non ho mai parlato di contatto [...] Mi hanno spiegato che i guanti erano una precauzione: bisogna usarli anche solo per spostare i capelli [...] Ma la donna che mi ha perquisito non mi ha nemmeno sfiorata. Per carità, è stata gentilissima".
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